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Lonely Betty, un noir divertente – Joseph Incardona

Lonely Betty di Joseph Incardona è un piccolo libro che si legge d’un fiato: recensione a caldo dopo averlo cominciato dal parrucchiere in pausa pranzo e concluso la sera stessa. Sono 101 pagine, formato small, di un noir fuori dagli schemi, per l’ironia, i colpi di scena, i dialoghi che non ti aspetti. Lonely Betty, edito da NN Edtore, è infatti un noir parodia: ho visto in giro opinioni disparate sul lavoro dello scrittore che ha metà sangue italiano (il padre è infatti siciliano), io l’ho trovato gradevole e divertente. Non svelerò molto della trama per evitare pericolosissimi spoiler, ma fornisco qualche elemento. Siamo nel Maine, nella cittadina di Durham, il vicesindaco Sarah Marcupanni viene incaricato – suo malgrado – di presenziare al posto del sindaco, al centenario di Betty Holmes. E’ una ex insegnante di scuola ricoverata in una casa di cura, muta – volontariamente – da cinque decenni, da quando cioè sotto la sua responsabilità sono spariti tre ragazzini, i fratelli Harrys.
“Betty fissò con intensità la terra coperta di neve, come se sapesse con esattezza cosa c’era seppellito lì sotto”